Fiduciaria Marche, l’eccellenza fa crescere

La Fiduciaria Marche con un ritmo di crescita importante che ha portato a raddoppiare la massa fiduciaria nell’ultimo biennio, raggiunge standard di servizio eccellenti e si distingue a livello nazionale fra le altre Fiduciarie di natura non bancaria. Accingendosi a festeggiare 50 anni dalla fondazione, il Presidente Valerio Vico e l’Amministratore delegato Federico Barbieri, sono stati ricevuti dal Ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso per illustrare ruolo e funzione delle Fiduciarie in un periodo delicato per l’economia e la finanza. Si è parlato delle criticità che il settore incontra con il mondo bancario e la necessità di ampliare il raggio d’azione delle Fiduciarie, fermo alla Legge istitutiva del ’39 e al Dm del ’95 che appaiono ormai obsoleti. Soprattutto è stato sottolineato che la formula del Mandato fiduciario contiene in sé caratteristiche positive alla base di una crescita sana e trasparente del tessuto imprenditoriale, una potenzialità di sviluppo che si esplica attraverso l’amministrazione e la tutela di patrimoni, asset e beni di ogni tipo (anche opere d’arte di cui la Fiduciaria Marche si occupa con sezione dedicata) a tutto vantaggio di chi li detiene ma anche della Pubblica Amministrazione e del Fisco, grazie a trasparenza, riservatezza, completa legalità.

Le Fiduciarie sono un valore aggiunto per la Pubblica Amministrazione: aiutano a monitorare investimenti e spostamenti di capitali con meticolosa applicazione delle regole antiriciclaggio. Al contempo per il cliente sono garanzia di serietà professionale e corretta gestione, superando la vecchia visione di un soggetto opaco per casi limite o border-line. La Fiduciaria Marche ha saputo conquistare una vasta clientela non solo a livello nazionale ma anche estero, operando su piazze d’affari e mercati internazionali come Svizzera, Montecarlo e S. Marino. E occupandosi di Patti aziendali e di successione, assistendo i clienti nei difficili passaggi generazionali utilizzando strumenti come trust e affidamenti fiduciari, proponendosi anche come partner d’impresa nella ricerca di Finanza agevolata e nella gestione di fondi di investimento, per esempio nel mondo del Biotech dove ormai si gioca gran parte degli affari economici e finanziari di livello mondiale.

Infine, si occupa di Patti di famiglia, beneficenza e lasciti, come nel caso del Trust internazionale che ha reso possibile una donazione alla Casa di Riposo per musicisti fondata da Giuseppe Verdi, nel cuore di Milano.

La Fiduciaria Marche è anche molto attenta al sociale avendo sviluppato esperienze con trust costituiti per l’applicazione della legge “Dopo di Noi” a favore di soggetti disabili e all’attuazione del Mandato Silver, studiato appositamente per le persone anziane.

Tutto questo è possibile perchè Fiduciaria Marche incontra quotidianamente i propri clienti anche nelle loro sedi e ascolta le loro esigenze per realizzare ogni desiderio nel più breve tempo possibile. Ciò ha reso affidabile Fiduciaria Marche e rafforzato la sua alta reputazione diffusa anche all’estero, rimanendo legati alla regione di origine, le Marche.

Non da ultimo, l’impegno di Fiduciaria Marche nel comunicare leggi e aggiornamenti che interessano economia e finanza, si è moltiplicato e stratificato nel tempo, grazie ad una serie di eventi come tavole rotonde, convegni e conferenze. Il 18 marzo del 2022 per esempio si è parlato al Senato di Trust internazionale e applicazioni sul territorio italiano con i massimi esperti nazionali del settore, mentre quest’anno, l’11 maggio, alla sala del refettorio della Camera dei Deputati, si svolgerà l’incontro sul tema “Come prendersi cura dei patrimoni. Il ruolo delle Società Fiduciarie nel Dopo di Di Noi” a cui è stata invitata il ministro Locatelli.

Polizze Vita, ecco cosa cambia

Con la Legge di Bilancio le aliquote scendono al 14% anziché 26. Si aprono nuove possibilità di affrancamento delle quote di Oicr (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio).
Le Polizze Vita assicurative sono una forma di investimento importante e molto diffusa. Con la nuova legge di Bilancio appena approvata, molte cose stanno cambiando. L’istituto, previsto nei commi da 112 a 114 dell’art. 1 della legge di bilancio 2023 (197/2022) permette (per la prima volta) agli investitori di affrancare il maggior valore delle quote relative ai fondi comuni di investimento, nonché quello delle polizze vita (ramo I e ramo V), di fatto sterilizzando ai fini fiscali la plusvalenza che verrebbe successivamente realizzata in sede di incasso del provento, in capo alle persone fisiche-sottoscrittori dei fondi o titolari delle polizze citate. Nello specifico, per i redditi indicati, la disposizione prevede la possibilità di versare un’imposta sostitutiva con aliquota al 14%, allineando il valore dell’investimento a quello di mercato ed evitando l’emergere di una plusvalenza ordinariamente tassabile con aliquota del 26%, che sarebbe data dalla differenza tra il valore attuale dell’investimento e il relativo costo di acquisto/sottoscrizione.
Il calcolo va effettuato tenendo in considerazione il prezzo di acquisto e il valore della polizza al 31/12/22. Il contribuente esercita l’opzione entro il 30 giugno 2023 mediante comunicazione all’intermediario presso cui intrattiene il rapporto. Il versamento dovrà essere effettuato entro il 16 settembre 2023 con provvista fornita dal contribuente. Vanno considerate le seguenti limitazioni temporali:
• Le polizze non possono essere rivalutate se scadono entro il 31/12/24
• Non possono essere fatti riscatti prima dell’1/1/25
Inoltre per valutare l’opportunità della rivalutazione va considerata l’anzianità della polizza perché l’imposta sostitutiva fino al 2011 era del 12,5% e fino al 2012 era del 20%.

La lezione di Clo sull’energia

La Fiduciaria Marche, da quest’anno socia e partner dell’Istao, ha partecipato all’apertura dell’Anno Accademico dove il presidente Mario Baldassarri ha introdotto il tema della crisi e dell’aumento delle bollette di luce e gas, prima di consegnare le borse di studio agli allievi meritevoli dei sempre più numerosi Master Istao.
La lectio magistralis è stata svolta dall’ex ministro dell’Industria Alberto Clo ed ha avuto come argomento proprio la grave situazione di crisi energetica. “Causata – ha detto Clo – da precise scelte governative italiane e non da effetti di contingenza. Tutto è cambiato da quando alla programmazione di una sicurezza energetica fu preferita una politica di convenienza (anzitutto promossa dalla Germania che ha stretto rapporti sempre più pesanti e di dipendenza con il gas fornito dalla Russia di Putin). Tutto ciò da anni ha fatto slittare in secondo piano il problema energia, non più considerato priorità. Salvo poi considerarlo emergenza ora, che gli aumenti incontrollati delle bollette ci costringono a ritornare prima di tutto a considerare una nuova urgente e necessaria indipendenza rispetto alle forniture dalla Russia, Poi, a riconsiderare quelle sagge e previdenti scelte di un certo Mattei… allorché guardava all’aumento della distribuzione energetica più “autarchica” con il contrapposto abbassamento del prezzo… Una politica saggia e lungimirante – ha concluso Clo, aggiungendo – “Penso che il nucleare sia parte importante della soluzione per l’abbassamento dei prezzi e per la lotta alla crisi climatica ed alle emissioni. Ma la transizione energetica rimane essenzialmente un cambiamento culturale prima che strutturale e infrastrutturale”. La Fidcuciaria Marche ha aderito con entusiasmo ai nuovi programmi ed indirizzi Istao nella nuova sua veste di Socio, partecipando ad una nuova stagione di rilancio dell’Istituto di studi.

Fiduciaria Marche entra come socio nell’ISTAO

 

La Fiduciaria Marche è entrata a far parte dell’Istao, l’Istituto Adriano Olivetti di Ancona in qualità di socio, dopo aver proposto per molti anni, come partner, la borsa di studio intitolata alla memoria del dott. Loris Mancinelli, stimato commercialista di Ancona, che della stessa Fiduciaria è stato fondatore nel 1972.

“Un traguardo importante – ha commentato il Presidente Valerio Vico – che cade nell’anniversario dei 50 anni dalla fondazione della Fiduciaria Marche. Abbiamo accolto volentieri e con rinnovato slancio l’invito offertoci dal neopresidente Istao Mario Baldassarri che ha allargato così per l’Istao la partnership economico finanziaria ed aziendale, moltiplicando nei programmi i master disponibili per la formazione dei giovani allievi neolaureati”.

L’Istituto Adriano Olivetti è una delle Scuole di formazione manageriale più longeve d’Italia. E’ stato fondato nel 1967 dall’economista anconitano Giorgio Fuà con la collaborazione della Fondazione Olivetti.

Ha al suo attivo oltre 2130 neolaureati formati, 2900 progetti aziendali avviati coinvolgendo 2200 imprese coinvolte, un’intensa e proficua organizzazione di master che risultano ottenere un placement dell’ 85% entro sei mesi. Sono attualmente attivi oltre 30 master in varie materie che rendono l’attrattività dell’Istao di livello internazionale.

#FiduciariaMarche, #Istao

Fiduciaria Marche si impone anche al Nord

Bilancio modello 2021: incremento record (63%) dei capitali amministrati grazie alla dinamicità, affidabilità e reputazione

La Fiduciaria Marche con la presentazione del Bilancio 2021 durante l’Assemblea annuale svoltasi ad Ancona, ha reso nota la forte crescita – in controtendenza agli ultimi rilevamenti di crisi economica diffusa – nell’anno del suo cinquantennale di attività, mostrando cole non mai di essere in piena salute. Nuovi clienti soprattutto nelle piazze del nord Italia, sono un risultato che parla chiaro. Come i “numeri” evidenziati nella relazione del Presidente Valerio Vico.

Rispetto all’anno precedente, il 2021 ha fatto registrare un importante incremento all’utile netto; un incremento dei capitali amministrati di oltre 120 milioni di euro (+62,95%); l’ampliamento delle competenze a nuovi settori come la valutazione, gestione e amministrazione di Opere d’Arte; la raggiunta notorietà, considerazione e apprezzamento che pone la Fiduciaria Marche come punto di riferimento a livello nazionale, sia nelle sede di Roma che nelle regioni del nord Italia, dove la Fiduciaria Marche sta acquisendo clienti e spazi interessanti per la propria dinamicità, affidabilità,  competenza, indipendenza e alta reputazione.

“Tutto ciò, è frutto di un lavoro continuo di aggiornamento di competenze e servizi – ha detto Valerio Vico – della grande capacità di squadra del nostro personale tutto e di un’attività di promozione, informazione e comunicazione attuata con continuità su tutto il territorio nazionale”. A partire dall’attivazione di una serie di incontri con la clientela, di iniziative pubbliche ed eventi specifici, di interventi su media e social attraverso videointerviste, articoli, redazionali che hanno potenziato l’immagine e la visibilità della Fiduciaria Marche in quest’ultimo periodo. Attraverso le pubbliche relazioni, la promozione e l’ufficio stampa, la Fiduciaria Marche ha spinto l’acceleratore nel momento in cui le altre Fiduciarie ridimensionavano le loro attività, acquisendo nuovi clienti anche molto importanti e interpretando esigenze e problematiche con soluzioni innovative, complesse, finalizzate alla tutela dei patrimoni, con legalità, trasparenza e riservatezza.

Fra i temi di economia e finanza, tradizionali e di nuova generazione, il ricorso al trust, il conflitto fra soci, il passaggio generazionale e le successioni, la tutela dei capitali, i patti di famiglia. Importanti sono poi gli aspetti internazionali e i rapporti interbancari nelle piazze e sui mercati di San Marino, Montecarlo e Svizzera. La Fiduciaria Marche poi come sostituto d’imposta sta acquisendo sempre più incarichi dai soggetti che vogliono operare in mercati finanziari internazionali senza scomodarsi dalla propria sede ed evitare perdite di tempo e pesanti adempimenti burocratici ottenendo così significativi risultati. Infine, all’assemblea sono emersi, a testimonianza del particolare momento di crescita dinamica e potenziamento della Fiduciaria Marche, diversi progetti e iniziative che guardano al futuro oltre a nuove collaborazioni che porteranno quest’anno 2022 ad essere proficuo e foriero di opportunità ancora maggiori di sviluppo.

Fiduciaria Marche, +11,5 milioni

Nella foto dell’assemblea annuale, il presidente Valerio Vico fra i due amministratori delegati, Federico Barbieri e Mario Giugliarelli

Approvato il bilancio: sensibile aumento dei capitali amministrati nell’anno più difficile

Nonostante un 2020 problematico dal punto di vista economico aziendale che ha visto molti imprenditori e amministratori usare prudenza negli investimenti e nelle operazioni economico-finanziarie, la Fiduciaria Marche incrementa di +11,5 milioni di euro la somma dei capitali amministrati per conto terzi. Un dato che, emerso durante l’annuale assemblea, vede approvare all’unanimità e con soddisfazione il bilancio dell’ultimo anno.

“Il segno positivo evidente – ha detto il Presidente Vico – in un anno così difficile, testimonia la serietà professionale e la grande fiducia che la nostra clientela continua a concederci, soprattutto attraverso il mandato fiduciario, il trust e la gestione di patti di famiglia, societari e passaggi generazionali”. Oltre al mercato delle opere d’arte e beni rifugio, per cui la Fiduciaria Marche è sinonimo di trasparenza e legalità, il rapporto preferenziale con la clientela, sia essa composta da aziende, società, imprenditori o famiglie, resta improntato all’etica professionale e alla massima fiducia reciproca, che favoriscono un’economia sana e creano un ambiente assolutamente ostile a coloro che vorrebbero utilizzare i servizi fiduciari per scopi illeciti.

La Fiduciaria Marche si avvia dunque a festeggiare in salute e in crescita il suo 50° anniversario dalla fondazione, nel 1972.  Una tradizione che continua.

Investire in opere d’arte oggi: un mercato sicuro e in crescita

Come e perché investire in opere d’arte sia diventato facile, sicuro e… molto proficuo (purchè sotto la guida e il consiglio di un vero esperto) è quanto spiega il Presidente della Fiduciaria Marche, dott. Valerio Vico, ai microfoni dell’emittente televisiva TVRS.

Nell’intervista della trasmissione “Il CERCOARTE” della Fondazione Vincenzo Di Paolo, condotta dalla giornalista Sara Santacchi con il dott. Roberto Di  Paolo, in onda sabato 24 aprile sul canale 11 alle ore 19.35, l’interlocutore in questione è proprio la Fiduciaria Marche!

Il presidente Vico spiega infatti che in un periodo come questo, quando la crisi si fa sentire, chi può e vuole investire i propri risparmi cerca oggi beni rifugio sicuri e di facile controllo. Ma il mercato immobiliare è in discesa mentre altri beni, come oro, diamanti, gioielli o monete, sono di difficile accesso e valutazione. Invece le opere d’arte moderna e contemporanea sono in forte ascesa, un mercato a portata di mano, sempre più apprezzato ed in crescita. Naturalmente la Fiduciaria Marche gestisce e cura patrimoni e capitali di chi in opere d’arte vuole investire, grazie a consulenti ed esperti che collaborano professionalmente ad alto livello e per questo ha aperto recentemente una sua divisione che si occupa appunto di Arte, con partner internazionali affidabili e professionali.

 

 

La trasmissione “CERCOARTE” andrà in onda su TVRS (canale 11) sabato 24 aprile 2021 alle ore 19.35.

In replica lunedi 26 aprile alle ore 10.00 e 13.35

Sul canale TVRS MARCHE (canale 111) il martedi 27 aprile alle ore 14.15; 19.15 e 22.45.

Istao, buon lavoro a Marcolini

Nella foto il Presidente della Fiduciaria Marche Valerio Vico assegna una Borsa di studio Istao “Loris Mancinelli” agli studenti meritevoli

Con la riconferma di Pietro Marcolini a Presidente dell’Istao si apre una nuova e fruttuosa stagione di collaborazione con Fiduciaria Marche, nella formazione e nella cultura economica – ha detto il dott. Valerio Vico, Presidente della Fiduciaria Marche – Ricordando infatti l’impegno nel sostenere la Borsa di Studio per gli allievi Istao che Fiduciaria promuove intitolata al dott. Loris Mancinelli, uno dei fondatori della stessa Fiduciaria nel 1972, facciamo al Presidente Pietro Marcolini i migliori auguri di buon lavoro”.

La partecipazione e il sostegno di Fiduciaria Marche non può mancare, ha aggiunto il Presidente Vico, allorchè si lavora nella giusta direzione per formare competenze e conoscenze dei neolaureati in Economia, sull’onda dello spirito che anima l’Istituto Adriano Olivetti, fondato dal prof. Fuà proprio con questo preciso obiettivo.

GREEN BOND, investimenti intelligenti

La consueta rubrica della Fiduciaria Marche su queste pagine si è occupata nel numero scorso di “investimenti intelligenti” a proposito del piccolo risparmio che molte famiglie italiane, limitando spese come viaggi e vacanze in tempi di pandemia, hanno potuto riservare… in attesa di tempi migliori. In effetti per effettuare investimenti sicuri e proficui, al di là dei depositi bancari che non piacciono a tutti, non basta avere una somma a disposizione. Occorre invece affidarsi a professionisti competenti che conoscono e sanno interpretare il mercato… anche in tempi difficili come questi.
Il consiglio pratico della Fiduciaria Marche, la scorsa volta, era di sondare le capacità ed i rendimenti del nuovo trend internazionale dei titoli BIOTECH. Ormai consolidati e sicuri, costituiscono sicuramente la prima scelta di ogni investitore oculato. Infatti diversi lettori ci hanno inviato mail di conferma di interesse, girate poi prontamente al Presidente della Fiduciaria Marche Valerio Vico ed all’esperto in materia, l’amministratore delegato di F.M. Federico Barbieri.
Questa volta però affrontiamo un argomento diverso che incuriosisce molti nostri lettori e che ci chiedono di approfondire da diverso tempo. Si tratta del “mercato” dei GREEN BOND.
Tutto inizia dal nuovo Ministero della Transizione Ecologica, che il Presidente del Consiglio dei Ministri Draghi ha appena varato in Italia, allineando – potremmo dire “a grande richiesta” – il nostro Paese a ciò che fanno molte altre nazioni.
Il cambiamento climatico – di cui si parla da decenni – implica finalmente non solo scelte politiche imprescindibili e programmi di intervento internazionali, cui ormai nessun Paese può sottrarsi. Ma progetti precisi di investimento attraverso l’impiego e il sostegno di azioni specifiche di Green economy. Ciò significa individuare e istituire nuovi “titoli” nel settore delle energie rinnovabili, della finanza verde e delle risorse idrico/energetiche ecosostenibili che sono oggi piazzate su svariati mercati internazionali non solo europei. Una delle risposte primarie sono i BOND di investimento. Ad esempio, un nuovo scenario si apre proprio dopo le note di stampa provenienti dalla banca di sviluppo VEB che opera in Russia.
Questo immenso Paese che si affaccia e guarda insistentemente alla nostra “vecchia” Unione europea infatti ha imboccato da tempo la strada della “transizione verde” riservando ingenti risorse, titoli e appunto opportunità di investimento attraverso green bond, concernenti appunto diversi miglioramenti apportati con progetti in campo ambientale ed ecologico. E per certi versi, è già avanti a noi. Illuminanti in proposito, come riportato su un articolo del Sole 24h, le recenti dichiarazioni del vicepresidente di VEB, Cesare Maria Ragaglini. “Alla banca di sviluppo VEB il governo russo ha affidato il nascente mercato della finanza verde a sostegno di un’economia più sostenibile”. Un’opportunità che attira nuovi interessanti investitori, sensibili all’innovazione ecosostenibile.
Le spese che la Russia sta facendo nel campo climatico, delle risorse idriche, dell’energia rinnovabile e pulita, sono enormi e il mercato russo dei green bond apre adesso a tutti, per reperire ulteriori finanziamenti con partnership pubblico/private dove l’apporto di capitali internazionali è fondamentale e ben accolto. Dopo l’Europa, dove da tempo questo trend è stato avviato con buon successo, anche se la comunicazione e la pubblicità delle varie disponibilità non sono state eccelse, causa proprio l’ultimo ”annus terribilis” del Covid 19, la Russia è nuova frontiera utile ad investimenti intelligenti. E’ nota ed ha fatto il giro delle reti web suscitando curiosità e approfondimenti anche in questa direzione, l’intenzione della Germania di collaborare con la Russia nella innovativa, diremmo rivoluzionaria, produzione su larga scala di idrogeno verde.
Cosi, proprio la Ue sta organizzando molte occasioni di cooperazione in tale direzione, auspicando un’interdipendenza energetica. L’emergenza climatica diventa sempre più opportunità per mercati finanziari nuovi e per formule più o meno note di engagement, come i bond. Sempre, com’è necessario, previa necessaria conoscenza, informazione e consulenza di esperti come i professionisti della Fiduciaria Marche allo scopo di avere una guida verso la trasparenza, la legalità e l’affidabilità.

Ho risparmiato? Ecco cosa fare

Gli italiani costretti a casa si ritrovano piccole cifre da investire: ma di chi fidarsi? Ecco alcune soluzioni intelligenti

Il Covid 19 costringe da un anno il cittadino medio italiano (e non solo) a un risparmio forzato. Niente ristorante, viaggi, cinema, spese per vestiti e scarpe: si sta in casa con l’auto ferma in garage. Si spende solo per computer, abbonamenti tv, il divano nuovo…

C’è un dato che viene poco analizzato nella strana economia che deriva dall’emergenza Covid 19. Troppa liquidità: gli italiani stanno risparmiando e accumulano soldi per la paura del futuro. Il risparmio è giocoforza: per molti il conto in banca cresce e, chi più chi meno, ci si trova a interrogarsi: “Che posso fare adesso con questi soldi inaspettati?”.

A settembre, secondo i dati Abi, sui conti correnti degli italiani erano depositati 1.682 miliardi di euro, una vera montagna di denaro fermo, quasi pari a un Pil pre-pandemia (nel 2019 il prodotto interno loro è stato di 1.787 miliardi). E se una parte di quel tesoro appartiene ad aziende che, temendo una crisi di liquidità innescata dalla pandemia, hanno preferito accantonare una certa quantità di denaro per far fronte a eventuali problemi, dall’altra si registra un ritorno in massa delle famiglie alla politica dei “soldi sotto il materasso”. Infatti la propensione al risparmio ha registrato una vera e propria impennata nel 2020, passando da poco meno del 12% a oltre il 20% del reddito. Tenuto conto che il libretto (forzatamente cartaceo e al portatore) è roba del passato, per la maggior parte il tesoretto dell’italiano medio risulta conservato su conti correnti. Ciò sia per far fronte a eventuali necessità ed emergenze di salute, sia perché c’è la pesante consapevolezza diffusa che siano in vista peggioramenti delle prospettive di reddito. Anche per chi è ottimista, questa pandemia non finirà domani mattina. Il problema è che nel frattempo il denaro liquido perde costantemente valore: in questo specifico momento non più solo per effetto inflazionistico, ma perché i tassi d’interesse sui depositi sono totalmente azzerati e le commissioni bancarie, le spese, i bolli e le imposte erodono inesorabilmente il capitale. Insomma, avete presente tutte quelle voci in rosso che ci tolgono soldi sul conto corrente ogni mese e che ogni volta ci fa sorgere spontanea la domanda: ma che saranno? A cosa si riferiscono? Ma quanto mi costa il conto corrente? Piccole somme e risparmi invece potrebbero essere meglio utilizzate (e più fruttifere) se investite a supporto dell’economia reale. Come?

Tanto per iniziare un mercato sicuro è quello dell’Hi TECH e in particolare del BIO TECH.
Certo quando si parla di qualsiasi operazione di natura finanziaria il ‘fai da te’ costituisce probabile fattore di rischio. Per tale motivo quando si prende la decisione di investire il proprio denaro, piccole o grandi cifre non fa differenza, è sempre consigliabile affidarsi a consulenti esperti come quelli della Fiduciaria che possano aiutare ad imboccare la strada giusta azzerando i rischi. Come si riconosce un bravo consulente? Anzi tutto dalla capacità di conoscenza del mercato. La differenza la fanno le informazioni e i dati (spesso big data) di cui possiamo disporre. Ma anche la capacità di rispondere con chiarezza e dati alla mano ad ogni dubbio e problematica posta dal cliente, da chi rischia il suo denaro e lo investe.

Oggi comunque il settore ed i titoli BIO Tech sono quelli che offrono maggiori spunti e garanzie di riuscita per il futuro. Anche e soprattutto sull’onda degli effetti della pandemia che stiamo attraversando, che innesca flussi di investimenti notevoli e soprattutto durevoli.

dott. Valerio Vico

Presidente della Fiduciaria Marche